Il prossimo 10 novembre, nella cornice di Palazzo Mazziotti a Caiazzo, in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana e con il Patrocinio della Città di Caiazzo, sarà presentato al pubblico il volume “Il Liber defunctorum di Caiazzo – L’Obituario contenuto nel Cod. Vat. Lat. 14736 – (secc. XI-XVII)”.
La pubblicazione presenta molteplici motivi di soddisfazione e di orgoglio: innanzitutto è occasione di rinnovata collaborazione con la Biblioteca “del Papa”, recupera alla ricerca un singolare documento della storia caiatina, che vede la luce nella prestigiosa collana “Studi e testi” e, non ultimo, attesta il buon livello degli studiosi che collaborano con l’Archivio storico diocesano.
Alla piccola realtà che è stata un tempo la diocesi di Caiazzo si deve la conservazione di un notevole patrimonio archivistico, soprattutto di epoca medievale, integro fino alla prima metà del secolo scorso, quando, per alterne vicende una parte di esso giunse alla Biblioteca Apostolica Vaticana e divenne parte del fondo Vaticano Latino (codd. Vatt. latt. 14726-14736), mentre successivamente un numero consistente di pergamene di epoca medievale, circa 1500, fu depositato presso l’Archivio di Stato di Napoli.
Dal 13 dicembre del 2016, come oramai è noto, l’intero fondo diplomatico viene riconsegnato nella piena disponibilità della Diocesi ed è ora oggetto di un intervento di conservazione e riordino che sta proseguendo anche con una grande campagna di digitalizzazione della documentazione.
Il clima di interesse per la memoria storica del territorio, suscitata da tale evento, ha condotto ad un nuovo impegno per la ricerca su quanto non è più possibile recuperare al territorio caiatino, soprattutto ai documenti rari e antichi, ora parte integrante e preziosa del fondo Vaticano Latino della Biblioteca Apostolica Vaticana. Tra questi, il codice Vat. Lat. 14736, consistente in un raro esemplare di obituario campano, che ora, grazie alla gentile e illuminata concessione della Biblioteca Apostolica Vaticana, viene offerto agli studiosi ad opera della studiosa Laura Esposito.
Il lungo lavoro di ricerca e confronto delle fonti è stato arricchito anche grazie al grande lavoro, ancora in corso, di riordino della documentazione caiatina e la dott.ssa Esposito ha potuto, quindi, utilizzare documenti e registri per la redazione degli indici onomastici e per il confronto con documenti coevi o successivi per la ricostruzione delle famiglie e la verifica dei dati ricavati dal codice vaticano.
Nelle prossime settimane, inoltre, vedranno la luce altri due importanti lavori: la pubblicazione del VI volume dedicato alle pergamene dell’Archivio Vescovile di Caiazzo (documenti relativi al regno di Roberto d’Angiò) e la trascrizione dell’Epistolario dei Vescovi caiatini (secc. XIV-XIX).