Chi Siamo
La Biblioteca Diocesana “S. Tommaso d’Aquino” nasce per opera del Vescovo Pietro Paolo De Medici dall’unione dei fondi della Biblioteca del Seminario Vescovile di Piedimonte Matese, risalente al 1696, e della Biblioteca dell’Istituto di Scienze Religiose, (fusione avvenuta nel 1990). Dal 24 novembre 2003 la Biblioteca, già intitolata “Biblioteca Seminario-Istituto di Scienze Religiose”, prende il nome di “Biblioteca Diocesana San Tommaso d’Aquino”.
La Biblioteca Diocesana con le sue attività tende a far crescere la disponibilità di diversi soggetti ad “animare la piazza”. In tale prospettiva essa diventa luogo visibile che richiama al dialogo, all’incontro, all’apertura che occorre valorizzare e sostenere non solo in una prospettiva di educazione alla fede, ma anche in quella della trasmissione culturale, di generazione in generazione. E’, inoltre, un luogo privilegiato per scoprire le proprie radici permettendo di tenere vivo un patrimonio che è la testimonianza del cammino compiuto da una comunità in un preciso territorio. La cura per due fondi specialistici, uno che riguarda la produzione teologica post-conciliare e il Magistero, l’altro la documentazione di Storia locale, ben accompagna questa mission introducendo anche le nuove generazioni, con laboratori e forme didattiche nuove, all’universalità ed all’efficacacia del magistero ecclesiastico.
L’attività della Biblioteca comprende anche promozione di convegni, dibattiti e forum in collaborazione con Associazioni e istituzioni del territorio.
La Biblioteca ha attive apposite convenzioni per lo svolgimento di Tirocini formativi e stage post-lauream, con l’Università di Napoli “Federico II”, l’Istituto Universitario Orientale, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università “Luigi Vanvitelli” e con l’Ateneo di Cassino.
A tutt’oggi il patrimonio è di 40.000 volumi, divisi in vari fondi. Il fondo Antico è ricco di centinaia di edizioni del XVI secolo e cospicuo il numero dei volumi del ‘600 e del ‘700. Nel corso dei secoli la Biblioteca è stata punto di riferimento per la cultura e la storia locale. Nel XIX secolo si arricchì del patrimonio librario della soppressa biblioteca dei Cappuccini di Piedimonte (a cui appartengono gran parte delle cinquecentine ora presenti). Inoltre in essa sono confluiti i fondi già appartenenti o curati da mons. Di Giacomo e al prof. Don Giacomo Vitale; mentre di più recente acquisizione sono i fondi di Mons. Giuseppe Leone e del prof. Antonio Manzo che ha dato un notevole impulso alla svolta umanistica della collezione della Biblioteca.
Ma è negli ultimi anni che la biblioteca ha avuto un vera e propria svolta nell’ottica del miglioramento dei servizi offerti all’utenza e, sopratutto, con lo sviluppo e l’utilizzo delle più moderne tecnologie. E’ stato allestito ed è operativo un apposito laboratorio di digitalizzazione che ha permesso di realizzare una ricchissima collezione digitale liberamente fruibile dal portale web della biblioteca. Innovativi strumenti di consultazione digitale sono disponibili nelle sale aperte al pubblico e, dal 28 dicembre 2018, sono finalmente fruibili i nuovi spazi destinati all’utenza (oltre 400 mq) fortemente voluti da S. E. Mons. Valentino Di Cerbo. Nel 2019 ancora due grandi donazioni: l’intera biblioteca del Vescovo Emerito Mons. Di Cerbo e la biblioteca del prof. Mario Marazzi, ricca di oltre 2000 volumi in prevalenza di storia contemporanea e di arte.
La riapertura dopo il lockdown dovuto al COVID-19 ci ha indotto a ripensare la Biblioteca e le sue attività. Con l’app BIBLIODAC è possibile fruire pienamente dei servizi e degli spazi della Biblioteca.